giovedì 1 dicembre 2016

L' FTSE MIB e la riforma costituzionale

Nel nostro FTSE MIB c'è una forte componente di titoli bancari che sono sensibili
anche alle difficoltà, se non ai fallimenti, di ben sette banche nell' ultimo anno.
Come tutti possiamo notare a nessuna delle 4 banche, a cui fu applicata la legge di
risoluzione nel novembre 2015, è stata data adeguatamente ricapitalizzata come era
stato promesso e pianificato.
Inoltre nessuna della 7 banche in difficoltà è stata ancora fusa con altre banche per
ricercare maggiore efficienza, certo si stanno pianificando aumenti di capitale senza
avere una certezza di soci disposti a rischiare.
Tutto questo come dimostra il grafico deprime l' FTSE MIB mentre ci sono diversi
personaggi che invitano a votare SI ad una riforma costituzionale che per primi essi
riconoscono lacunosa ed inadeguata.
Sottolineo che la riforma viene proposta da chi non è riuscito a risolvere il problema
delle 7 banche in difficoltà e che viene dichiarata lacunosa anche da chi la sostiene
A proposito della credibilità di chi propone ricordo che quando i nostri cari politici
proposero l' istituzione delle regioni ci promisero anche l' abolizione successiva delle
province che continuano ed esistere e che a volte creano conflitti di competenza con
altri organismi dello stato, vedi il recente crollo del ponte vicino a Lecco.
Sia che vinca il SI oppure il NO lo Stato non diventerà più efficiente quindi è tutto
sbagliato ed è tutto da rifare compresa la gestione della crisi bancaria.


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