sabato 30 gennaio 2016

Un SP500 senza panico

Il 21 maggio 2015 l' SP500 ha realizzato il suo massimo storico a 2.131 punti in una
situazione di divergenza con il Trend Primario, malgrado la spinta rialzista della sua
componente Nasdaq.
Successivamente, a fine agosto 2015 c'è stata una prima correzione dove il minimo
precedente dell' ottobre 2014 non è stato violato al ribasso.
Mentre poi il massimo del novembre 2015 non ha superato i precedenti massimi.
Infine il minimo di gennaio 2016 è risultato inferiore ai due precedenti finendo così
per rompere definitivamente la catena dei minimi e massimi crescenti.
Ma il Nasdaq a novembre 2015 ha realizzato un massimo in divergenza con i vari
Frattali a lungo mentre il minimo di gennaio è risultato superiore al precedente.
Quindi siamo ancora in presenza di una forte componente rialzista come testimonia
anche il forte rimbalzo del prezzo del petrolio.
Però se la sovra produzione di petrolio continua anche il suo prezzo scenderà come
scenderà anche Wall Street se la frenata dell' economia globale continua.
In caso di divergenze che continuano a propagarsi tra i vari indici di Wall Street come
ora è il caso di prendere in considerazione la tabella dei supporti storici dell' SP500.
Il metodo statistico si basa anche sulla misura dei risultati verso le previsioni che in
questo caso si sono rilevate corrette.
Anche la previsione ribassista basata sulle divergenze del Trend Primario dell' SP500
che ha portato a ben 2 ribassi eccetera si sta rivelando corretta.






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